lucia curiale

Di che nero o scuro
è il buio dello sfondo?
Quale vita dura
pece senza luna
inverno, nerbo di vento
bruma
nello sguardo del compianto?

Ecco, Camillo
che porge la sua voce nel palmo della mano
sottomessa, a quella della donna
Benedetta
Madre e Figlia
Immacolata eppur devota
Conchiglia di preghiera
Rosa

No mano- cupola
ma tesa
Mano- misericordia
mudra della vita
Microtema

Mentre sfuma la candela
come l’immagine della Beata Vergine
Oh Generatrice Dea!
Custode di mistero e grazie
Mediatrice di Luce
tra il peccato e il perdono
la malattia dello spirito e la salvezza
Icona di Purezza

Ammantata di ceruleo cielo
sul capo e sulle spalle
a richiamo dello sguardo di Madre
la Signora scompare
lascia spazio al Bambino Santo fatto Uomo
al rosario dai grani allungati
come le penitenze dovute
le confessioni dilatate
al Christo del crocifisso d’argento
tenuto alla cintola stretto
per ricordare a sé e al mondo tutto
che è nella miseria e ristrettezza della vita
che si fa esperienza di carità e misericordia divina

Camillo, nella sua notte nera
incontra il viso d’eterna Fanciulla
Figlia del suo Figlio
Avvocata e Tesoriera
più giovane di Chi in quel crocifisso
giace
ma forte
e dispensatrice di luce
fuoco di verità e pace.

Camillo, così apre
il suo cuore al Christo
in Lui si riconosce
nella sua croce
in quelle mani aperte
in adorazione totale
per opera di Maria
e sua Intercessione.