destionegiorno
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Nata in Puglia, Foggia, il 3 dicembre 1968. La poesia è come un'aria che muove e smuove. "E' la sorpresa, la meraviglia di un qualcosa che accade o è già accaduto ma ci appare comunque nuovo e necessita di chiarimento." (cit) La poesia è anche fiato, respiro, vita... E come tale è per tutti, è ... (continua)
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Fruscio di gonna come foglie disperse dal vento
e rosso vermiglio ad illuminarne il sorriso
vai
con il viso proteso in avanti
impavida
eppur mite
nell’aria tesa a rubare felicità
ecco
sei tu
e il sole si fa tuo
in un abbraccio rovente
a... leggi...
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Al calar del sole,
quando odi in lontananza
l’eco d’un respiro,
vieni...
L’oscuro vuoto
che tutt’intorno avvolge
e la... leggi...
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Assetato e affamato
il mio nome cerca il tuo.
Alla bocca porta calici d’amore e oblio
e versa sul mondo affranto ciò che... leggi...
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È mattino,
le prime luci dell’alba
tingono di rosa pallido
il mio cielo.
Guance piene
su un ovale
a me ben noto
mi sorridono e domandano:
"sei sveglia o stai dormendo?"
L’ennesima notte insonne
è ormai passata
e indosso panni di... leggi...
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Sospesa a mezz’aria
tra l’inferno e il paradiso,
anelo te.
Calore dissacrante
che brucia la mia anima ribelle.
La smuove,
la incita alla sommossa,
ne spinge l’angolo più estremo
a rispondere al richiamo del bisogno.
Fuoco che attraversa... leggi...
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Frizzante e luminoso
si è acceso d’un sorriso
il mattino.
E di corsa
a trascinar valigie
s’appresta.
Rotola,
inciampa,
riprende fiato
e si allunga.
Guadagna terreno.
E il suo cuore
impazza...
Tam Tam lontano
che richiama.
I... leggi...
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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilità o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla. |
Questa poesia è pubblicata anche nel sito RimeScelte |
lucia curiale
Sospesa a mezz’aria
tra l’inferno e il paradiso,
anelo te.
Calore dissacrante
che brucia la mia anima ribelle.
La smuove,
la incita alla sommossa,
ne spinge l’angolo più estremo
a rispondere al richiamo del bisogno.
Fuoco che attraversa
nervi e pelle.
E consuma.
E subito dopo
refrigerante tenerezza,
che appaga.
Piacevole sollievo
fisico e morale,
stato idilliaco
che conserva.
Non disperde,
non sottrae.
Custodisce gelosamente ciò che mi regali:
eccedenza. |
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